Per Iniziare

Mi chiamo Sabine Groten. Sono una medium spirituale naturale e una guaritrice medianica.
Se questo è il tuo primo approccio con questo argomento, sicuramente ti chiederai in che cosa consiste il lavoro di un medium o di una guaritrice medianica, e come può aiutare te e gli altri.
Vorrei quindi spiegarti brevemente, nelle pagine seguenti, in cosa consiste il lavoro di un medium spirituale e guaritrice, in modo che tu possa farti un’idea.
Noi non otteniamo l’energia necessaria solamente attraverso processi fisici come l'assunzione di cibo, ma è possibile ricevere energia in altri modi e da altre fonti. Nel mio caso, come guaritrice medianica, utilizzo le mie capacità medianiche e la connessione con il mondo spirituale per ricevere energia.
È grazie a questa connessione che pratico il processo di guarigione, sia a livello emotivo, che fisico.
L'attenzione si concentra sulle forze di autoguarigione che devono essere attivate: con l'aiuto del mondo spirituale, l'energia scorre proprio là dove serve.
Il lavoro di guarigione medianica, a qualsiasi livello, non intende sostituire la medicina convenzionale; può, tuttavia, integrarla e intervenire su un’area su cui la medicina convenzionale non può essere applicata.
Forse tu, come molte altre persone, sei già consapevole che il decesso di una persona non significa che è tutto finito, perché l'anima, che è parte essenziale del nostro essere, non può scomparire.
Come medium spirituale sono in grado di stabilire un contatto con le anime dell’aldilà, tramite la connessione di cui parlavo in precedenza.
Forse qualcuno vorrebbe comunicare o riferirti come stanno andando le cose nell’aldilà?
Naturalmente ciò e possibile, ma attraverso il contatto con il mondo ultraterreno si possono anche ottenere informazioni utili sulle situazioni di vita nel mondo dei viventi.
In questo modo i problemi della vita di tutti i giorni possono essere visti da una prospettiva “superiore” e completamente diversa, fornendo soluzioni.
Il mio Percorso per diventare Medium Spirituale e Guaritrice Medianica
Da bambina mi piaceva trascorrere molto tempo nella natura e cercavo istintivamente il contatto con altri esseri viventi. Accadeva spesso, quindi, di riportare a casa gli animali che trovavo, suscitando lo stupore nei miei genitori.
Mi piaceva comunicare con gli animali, ero in grado di sentire quello che provavano e, nella mia mente di bambina, non riuscivo a capire perché gli adulti non sentissero quello che stavano dicendo.
Spesso avevo sensazioni molto chiare su ciò che turbava le persone intorno a me o sulle circostanze di vita in cui si trovavano.
Essere dotata di questa percezione aperta ed ampliata non è stato semplice da sopportare per me che ero ancora una bambina e spesso significava ricevere una grande quantità di sensazioni talvolta spiacevoli, indipendentemente dalla mia volontà.
Solo più tardi ho imparato ad accogliere in modo consapevole le diverse percezioni oppure ad ignorarle.
Fino ad allora, però, mi occupavo soprattutto della comunicazione a livello “terreno”.
Da adolescente, cresciuta in Belgio e Germania, e successivamente svolgendo l’attività di designer, ho avuto la possibilità di comunicare con tante persone diverse.
Tuttavia, la facoltà speciale che avevo sperimentato da bambina è successivamente tornata in misura ancora maggiore.
Diventata adulta, infatti, mi sono dovuta confrontare con un evento tragico. Il mio fidanzato si è ammalato di un male incurabile per il quale, ci è stato detto, non c'erano possibilità di guarigione.
La gravità della malattia lasciava solo poche settimane di vita.
Abbiamo così deciso di passare il tempo rimasto a casa invece di andare in un hospice.
Sono stati giorni che non riesco a descrivere con le parole, un'esperienza drammatica e incredibilmente dolorosa.
Durante questo periodo ho notato che cominciavo a provare le stesse sensazioni che provavo da bambina, ma in modo molto più ampio e intenso.
Quando il mio amico è mancato alla fine del 2013, continuavo a poterlo percepire, a sentire i suoi pensieri nella mia testa, potevo lasciarmi guidare da lui e fargli delle domande.
E ho sempre ricevuto una risposta.
Nello stesso periodo ho notato anche che ero sempre più in grado di percepire i pensieri e i sentimenti delle altre persone. A volte camminavo per la città con gli occhiali da sole e la musica nelle orecchie per sentire il meno possibile queste sensazioni.
Ho iniziato ad evitare la folla perché quello che mi toccava era sempre più potente.
Ho deciso però di non chiudermi davanti a queste percezioni, che in principio consideravo private.
Quando però ho cominciato a percepire altre anime oltre a quella di Gino, è cresciuto in me il desiderio di confrontarmi con qualcuno che si occupasse di questi fenomeni e li conoscesse in maniera approfondita.
Ho così iniziato una lunga ricerca, finché non ho incontrato la mia mentore: la docente e scrittrice Bettina-Suvi Rode. Ho avuto con lei lunghe conversazioni che mi hanno chiarito molte cose. Lei era in grado di nominare e spiegare tutti i fenomeni che sentivo e vedevo, anche eventi per i quali difficilmente riuscivo a trovare le parole giuste.
Durante una conversazione con Bettina, il mio caro amico ha colto l’occasione per dirmi che dovevo smettere di dubitare di me stessa e di accettare la capacità di percepire le anime.
Da quel momento in poi, ho saputo che potevo e dovevo usare le mie capacità a beneficio delle altre persone.
Ho così deciso di completare la formazione medianica con Bettina-Suvi Rode e ho iniziato a occuparmi di altri temi del settore della guarigione spirituale ed energetica.
In questo periodo e in quello successivo, senza esitare, ho iniziato a fare altre esperienze spontanee e profonde sul campo della chiaroveggenza, chiarosenzienza e chiarosapienza.
Tutto è iniziato con il viaggio di un’amica in Asia. Mentre stava per partire, improvvisamente potevo sentire che qualcosa le sarebbe accaduto durante il viaggio. Infatti avevo percepito la strana visione di una pietra scura e il sentimento di un forte dolore. Speravo che fosse solo la mia paura e che non fosse vero. Ma il giorno successivo alla visione, ho ricevuto un suo messaggio.
Era accaduto quello che avevo presentito: la mia amica era scivolata su una pietra rompendosi un piede.
Durante la mia formazione, si è aperta una porta dopo l'altra e ho sviluppato competenze che non avrei mai pensato di possedere. Sono rimasta sorpreso dal fatto che grazie a questo processo, ora ero in grado di fornire consigli ad un'ampia varietà di persone nelle loro diverse situazioni di vita.
La mia attività di coaching mediale è iniziata con un conoscente. Spontaneamente ho potuto dargli spiegazioni dettagliate sulla sua situazione di vita e sulle persone che lo circondavano. Ho potuto anche spiegargli perché aveva difficoltà con alcune persone e perché queste si comportavano in quel modo con lui.
Potevo descrivere queste cose con precisi dettagli senza che io conoscessi affatto la sua situazione personale e le persone coinvolte.
Quello è stato l’inizio del mio life coaching mediale.
Le mie prime esperienze nel campo della guarigione sono avvenute praticamente nello stesso periodo. La già citata amica che si era rotta un piede qualche tempo prima mi ha chiesto, così senza pensarci, di metterle le mani sulla caviglia. br>Come ho detto, il piede si era rotto qualche tempo prima e nonostante tutte le cure possibili le faceva ancora male. Dopo aver camminato a lungo tendeva anche a gonfiarsi.
Le ho avvicinato le mie mani e ho aspettato che succedesse qualcosa.
Le mie mani si riscaldavano e nella mia mente vedevo dove posizionarle lasciando che fosse lei a guidarle. La mia amica ha sentito una sensazione di caldo, poi di calore, un formicolio e un leggero dolore al piede.
Abbiamo fatto un trattamento due volte a settimana e dopo un po' non aveva più dolori e problemi al piede.
Così ho deciso di approfondire le mie capacità terapeutiche e di applicarle.
Un tema che mi sta particolarmente a cuore è il sostegno prima, durante e dopo il trapasso.
Mi è stato concesso di accompagnare Gino nelle ultime settimane della sua vita, questo mi ha insegnato tanto e mi ha dato tantissimo.
Voglio infondere coraggio, allontanare la paura e aiutare a superare il timore di essere inadeguati di fronte ad un evento come questo.
Sono felice di assistere una persona che accompagna un suo caro negli ultimi giorni di vita, di guidare il processo, di superare paure e rispondere a domande. Sono disponibile per incontri privati, conferenze e seminari.
Si prega di fare riferimento alle spiegazioni contenute nelle Informazioni generali e nelle note legali.